Il condizionale in inglese, First Conditional.

Il condizionale del primo tipo, first conditional, in inglese è quello che usiamo quando si vuole suggerire che la situazione è reale e possibile.

Vi faccio un triste esempio:

If you really want to learn English, you need to spend some time in England. (o in un qualsiasi altro paese dove si parla inglese)

Dicevo “triste esempio” perché si tratta di una verità (quasi) assoluta, non voglio aprire qui una questione sull’apprendimento delle lingue straniere lontano dalla loro madrepatria, ma semplicemente dire che esiste una tale questione. Perché come le persone soffrono lontano dal loro paese d’origine, lo stesso succede alle lingue. Tuttavia, essendo l’inglese internazionale, ovvero persona di mondo usa ai più diversi costumi, soffre un pochino meno delle altre.

Tornando all’argomento del post, immagino che abbiate imparato lo schemino:

first conditional = if + present tense / will nella frase principale,

che è vero ma assolutamente non esaustivo. Già nell’esempio non abbiamo un futuro ma “need to”. Infatti, lo schema principale accoglie diverse possibilità di variazione, che riassumo qui sotto:

if + present + may/might

if the fog gets thicker the plane may/might be diverted.

if + present + can

If it stops raining we can go out.

If + present + must/should

if you want to lose weight you must/should eat less.

C’è inoltre la possibilità che la frase principale sia al presente, il cosidetto da alcuni e in alcune grammatiche 0 (zero) conditional.  Questo tipo di frase si usa per esprimere risultati automatici, abituali, dati di fatto, cose che sono così e basta, del tipo “se mi lasci non vale”.

if+ present + un altro present tense

if water is frozen it expands.

 

 

Esprimere Il futuro in inglese, dalla A alla Y

Questo articolo non vuole sicuramente essere esaustivo, il titolo potrebbe sembrare perlomeno ambizioso, tuttavia si tratta di un post dedicato agli studenti con un livello abbastanza alto, B2/C1, o high intermediate/advanced che dir si voglia. Non che sei sei agli inizi, tu non lo possa leggere, ma sfido chiunque non abbia già combattuto aspre battaglie con ognuna di queste forme verbali, da sole o a coppie e persino triplette, a trovarlo anche solo minimamente interessante, per non dire utile, perché sarebbe come dare un manuale per pilotare un aereo ad un cacciatore di aquiloni.

Ma se appartenete alla categoria di quelli che “linglese è facile!” allora benvenuti, anche se siete ancora alla regola della -s della terza persona singolare del Simple Present.

PREREQUISITI: conoscere le seguenti forme (o almeno la maggior parte) verbali e il loro uso principale:

  • simple present
  • will + infinito usato per le intenzioni
  • present continuous
  • be going to
  • future simple will/shall + infinito
  • future continuous
  • future perfect
  • future perfect continuous
  1. Il simple present usato come futuro

Questo lo facciamo anche in italiano, diciamo: parto stanotte; lo stesso fanno gli inglesi (o quelli che parlano inglese che poi mi si offendono gli irlandesi e affini) : I leave tonight. Tuttavia in inglese si aggiunge una sfumatura di significato, che può mettere in crisi chi sta imparando la lingua, e che va tenuta sempre presente quando parliamo di futuro in inglese, ed è l’intenzionalità.

In italiano “parto stanotte” significa semplicemente che parto stanotte ( e questo sarebbe già un punto in favore della facilità dell’italiano, ma non vorrei continuare con questa sterile polemica!) in inglese I leave tonight potrebbe significare che parto, ma non sono io che l’ho deciso, ovvero non c’è intenzionalità nel  futuro espresso con il simple present. Mentre esiste in quello espresso con il present continuous.

Per cui dobbiamo ricordare che esiste questa differenza

– futuro con present simple: I leave tonight (probabilmente non l’ho deciso io, o cmq non intendo dare informazioni sull’intenzionalità dell’azione)

– futuro con present continuous: I am leaving tonight (probabilmente l’ho deciso io, ed è quindi mia intenzione, e fa parte dei miei piani)

Vi faccio notare per onestà intellettuale quel “probabilmente”. In questo modo non sto cercando di sfuggire alla responsabilità di quello che affermo (qui lo dico e qui lo nego), voglio soltanto precisare come spesso le regole grammaticali, così tanto gradite ai prof, si trovino nel regno del probabilmente più che in quello dell’assolutamente, soprattutto dopo che avete superato il livello del principiante, dove vi hanno fatto credere più per pietà che per altro, che la grammatica fosse tutto o bianco o nero, diventando apprendenti adulti non bisogna temere di scoprire le sue 50 MILA sfumature di grigio.

2. will + infinito usato per esprimere intenzionalità nel momento in cui si prende una decisione, ovvero per azioni decise sul momento e senza premeditazione.

The phone is ringing. I’ll answer it. Sento il telefono suonare e decido in quel momento di rispondere.

Va quindi notato che se la decisione presa viene menzionata di nuovo, il parlante non userà più will, ma going to, perché il will se lo è già giocato la prima volta (la decisione è presa, ora si comunica semplicemente un’intenzione).

Ricordate che questo futuro è molto usato quando si offre aiuto, per esempio potrete stupire il vostro professore di inglese carico di libri offrendovi di aprirgli la porta così: I’ll open the door for you! Il quale potrebbe non essere poi tanto stupito, quanto oltraggiato e correggervi con il più formale: let me open the door for you, SIR. Ma, si sa, i prof sono gli esseri umani più frustrati della terra, lasciamo che si sfoghino pure con questi innocui giochetti.

3. Il present continuous con valore di futuro

I’m taking an exam in October, significa che mi sono già iscritto. E qua si potrebbe quantomeno assegnare un punto alla comodità di tale lingua. Perché se te lo dice uno in italiano, se vuoi sapere se si è già iscritto, glielo devi chiedere, in inglese è già tutto detto nel verbo! Miracoli degli anglosassoni. Inglese – italiano 1 a 0. Peccato che fossimo 3000 a 1 per l’italiano, quindi si tratta proprio di bazzecole…

Concludo il punto 3 esprimendo meglio in concetto: usiamo il present continuous con valore di futuro solo, e sottolineo solo, quando parliamo di piani già ben definiti e organizzati (con orari, date, luoghi, persone già stabiliti).

A MENO CHE…

vi eravate illusi? Un pochino anche io, lo devo ammettere, ma come al solito anche la regola apparentemente più solida comporta delle eccezioni, vi dice qualcosa il poliamore?

a meno che, dicevamo, non si tratti di azioni espresse da verbi di movimento, come arrive, come, go, leave, da verbi che indicano lo stare in posizione come stay e remain, e do e have con cibi e bevande. In questo caso, siete liberi di usare il present continuous anche se non ci sono piani già definiti, orari, date, luoghi ed etc. per esempio potete dire:

I’am going to the seaside next Saturday, anche se è pieno inverno, abitate a in Siberia e vi hanno appena bruciato la slitta e arrostito le renne.

4. be going to

questa forma è usata per esprimere INTENZIONE e fare PREVISIONI

Cominciamo con be going to usato per esprimere un intenzione.

Be going to esprime l’intenzione del soggetto di compiere un’azione in un futuro non lontano.Questa intenzione è sempre premeditata, e sono anche stati compiuti dei gesti per prepararla.

Nella frase I’m going to buy a bicycle è già implicitamente contenuta la risposta affermativa alla domanda: ma ce li hai i soldi? Che di solito sorge spontanea in italiano dopo siffatte, azzardate affermazioni. Ma ATTENZIONE, non quella che ho già preso appuntamento con il venditore, che mi sono già liberato dagli impegni per essere al negozio all’orario di apertura, che ho appena vinto l’asta online su ebay.

Confrontando il present continuous con valore di futuro e be going to per esprimere intenzione va sottolineata questa differenza:

il present continuous implica che l’azione avverà con quasi assoluta certezza, perché è stato tutto accuratamente pianificato, be going to NO.

quindi la frase

I’m meeting Tom at the station at six, è anche una risposta affermativa alla domanda: e lui lo sa?

mentre

I am going to meet Tom at the station at six, potrebbe voler dire che Tom ne sarà (piacevolmente?) sorpreso.

Altre cosette che potreste scoprire stando attenti alla forma di futuro usata è che se dopo esservi lamentati che non è finito il latte, il vostro Tom di turno vi dice I’m going to get some today, significa che se ne era già accorto e che probabilmente lo ha finito lui senza preoccuparsi della vostra colazione. Per salvare voi stessi nella medesima situazione, ricordatevi di dire I’ll get some today, che è praticamente la versione grammaticale della nota intonazione, ma davvero? Cado dalle nuvole…

Be going to, quando è usato per fare delle previsioni, suggerisce che l’evento previsto è imminente e quasi certo. Come la pioggia quando il cielo minaccia tempesta:

Look at those clouds! It’s going to rain. (lo so, lo so, è il classico esempio ma perlomeno non ci sono rischi di infrangere il copyright di nessuno)

Una previsione si può esprimere anche con will, con la differenza che con will non c’è nessuna indicazione temporale e soprattutto non ci sono segni sicuri di quello che avverrà, bensì soltanto la convinzione di chi parla.

I think that cars will fly in the future. Insomma è praticamente la forma di futuro più adatta per dire tutte le fesserie che ti pare.

Infine una nota di tristezza, se siete malati e qualcuno vi dice con aria compassionevole “don’t worry, you will be better”, datemi retta, siete spacciati!

5. future simple

Che poi non esiste un vero tempo futuro in inglese come lo intendiamo noi, cioè una forma verbale a sé stante,  viene cmq chiamato future simple il futuro con will + infinito.

L’uso più comune del future simple è quello di esprimere l’opinione di chi parla (vedi anche l’esempio sopra sulle macchine che volano). Quindi spesso è introdotto da verbi quali assume, believe, hope, know, suppose, think.

I suppose they will sell the house.

Questo tipo di futuro è usato anche per dire che qualcosa succederà, come d’abitudine.

Spring will come again.

Inoltre è molto comune nelle notizie quando si tratta di annunci o di previsioni del tempo.

The president will visit London tomorrow morning

The fog will persist in all areas.

6. future continuous

Nei manuali di inglese troverete spesso questo tempo verbale con esempi simili:

This time tomorrow I will be playing tennis with Joe.

Si tratta quindi di un’azione continua collocata in un tempo futuro.

Il future continuous può essere anche usato per esprimere un futuro SENZA intenzionalità ovvero se dicessi:

I am seeing Tom tomorrow. Sto dicendo che il vedere Tom domani è frutto di una decisione, di un piano (mio o di Tom).

MENTRE

I will be seeing Tom tomorrow, significa semplicemente che lo vedrò e basta.

7. future perfect

Se state sbuffando per l’ennesimo punto di questo post, forse non avete visto che ce n’è pure un altro. Questo per dire che vi capisco e allo stesso tempo che vi manca poco e poi potrete dire anche voi di conoscere il futuro inglese dalla A alla Y, che sono sempre delle soddisfazioni.

Per farla semplice dirò che questo futuro si trova quasi sempre in frasi che cominciano con by: by then, by that time, by the 24th.

es: By the end of next month he will have been here for ten years.

A parte che è lungo e spezzettato (ma in italiano non ci troveremmo meglio se dovessimo dire la stessa cosa) impone anche una certa capacità di ragionamento da tenere attivo per l’inter frase, in senso grammaticale. Cioè si tratta di immaginare che in un certo momento del futuro, ci sarà un avvenimento che è anch’esso situato in un tempo futuro, ma precedente al primo futuro menzionato… Insomma è come il nostro futuro anteriore, se poi non avete mai capito neppure quello, allora usate un tempo futuro alla volta, specificate quale viene prima e quale dopo e il gioco è fatto.

8. future perfect continuous

è un po’  come il future perfect, e si può usare al suo posto quando l’azione è continua e si vuole mettere l’enfasi proprio sul fatto che è continua.

By the end of the month he will have been working here for ten years.

Un po’ come dire da BEN dieci anni. L’intonazione da usare, la lascio alla vostra libera interpretazione.

Ecco fatto!

 

Film in inglese SENZA sottotitoli su youtube

Per i coraggiosi, consiglio qualche film in inglese senza sottotitoli. Non perdetevi d’animo subito, vi renderete conto che l’orecchio ha bisogno di un po’ di tempo per abituarsi. Se potete ascoltateli con delle belle cuffione comode, non pretendete di capire tutto al primo ascolto, e siate indulgenti con voi stessi! Sappiate che state affrontando una delle prove più difficili per un apprendente di lingua straniera.

Sunshine Cleaning (2008)

About Schmidt, con Jack Nicholson

Father on Invention, con Kavin Spacey

Gotti (1996)

Comdy-Wise Girls (USA 2013)

The Vow (2012)

Film in inglese con sottotitoli in inglese su youtube

Un buon esercizio per chi ha un livello di inglese già abbastanza buono, la visione di film in lingua originale CON sottotitoli in INGLESE

Serving Sara, commedia romantica del 2002 (attivare i sottotitoli dal tasto cc)

Love me , film del 2012, con sottotitoli sia in inglese, sia in italiano (da attivare con il tasto cc)

A Passage to India (dal romanzo di E.M. Forster)

My Fair Lady (1964)

Video

Asaf Avidan “Her Lies”

Al momento il mio video preferito di Asaf Avidan

Pubblico anche il testo perché lo trovo bellissimo e interessante per chi studia l’inglese:

HER LIES

She said “baby, get down on your knees”
I said “babe if you insist”
She said “why do you keep seeing things you know that don’t exist”
I said “baby, I love you, now what can I do,
I’ll probably love you till the day I die”
She said “well pretty honey, if that’s true than give me both them, pretty eyes”

I said “baby, you can have them – you can have my eyes”
See I was thinking if she took them I won’t see her lies
But my baby – I can taste her lies

She said “baby, get into this sack”
I said “baby, I don’t know what’s there”
She said “all I want to do with you
Is take you with me everywhere”

I said “okay, baby take me everywhere,
Take me through the day, through the night”
She said “oh silly babe, don’t you kid with me,
You know I really don’t have the time”

Still I said “baby, you can take me” – and I got right in
See, I was thinking if she took me, I could taste her skin
But my baby, all I taste is her lies
Oh my baby, all I taste is her lies,
Oh my honey, all I taste is her lies

I said “baby, you can have them – you can have my eyes”
See I was thinking if she took them I won’t see her lies
But my baby – I can taste her lies
Oh my baby,
Oh my honey,
Oh my baby

Oh my baby,
I can taste

Film in inglese con sottotitoli in italiano su youtube

Pubblico in questo articolo una lista di film in inglese sottotitolati in italiano che potrete guardare comodamente su youtube. Giusto per divertimento personale, ho deciso di dare anche un voto ai film, ho sempre sognato di fare il critico cinematografico!

Buon divertimento, e se vi piace il cinema, non esiste modo più bello ed emozionante di imparare un po’ di inglese in più.

 

Hell Ride VOTO (prossimamente)

The Football Factory VOTO (prossimamente)

Possession   VOTO 6

The Runaways VOTO 8 (rimosso quello con i sottotitoli in italiano, questo li ha in spagnolo)

Northanger Abbey (film per la TV)

A Room With A View (dal romanzo di E.M. Forster)

Highway con Jared Leto (sottotitoli in spagnolo ma è sempre meglio di niente)

Ink

Il segreto  (2007)

My Little Dashi – The Mini Movie (27 min)

One Week (2008) sottotitoli da attivare

Speak  Con Kirsten Stewart (diviso in 12 parti)

Oscar Pistorius salvato da una vescica vuota?

In qualsiasi modo si siano svolti i fatti, una cosa è certa: per una donna vivere con Oscar Pistorius è risultato fatale.

Adesso la difesa, per confonderci le idee, si appiglia a ogni più piccolo dettaglio: la vescica di Reeva Steenkamp era vuota, quindi si era recata in bagno per fare pipì, e non per scappare dalla furia omicidia del suo fidanzato

Per quanto uno si sforzi di immaginare uno scenario come quello descritto dall’atleta, quello che viene in mente a me è qualcosa di diverso.

Esistono uomini che non accettano che una donna si sottragga ad una discussione. Reeva potrebbe essere entrata in bagno semplicemente perché era stanca, esasperata magari e si era chiusa in bagno perché voleva un po’ di pace.

Quindi forse è vero che Pistorius non la voleva uccidere, è probabile che volesse solo farle capire che non si poteva allontanare da lui a suo piacimento.

Se fossi l’accusa come prima cosa contatterei le sue ex, sarebbe molto importante capire come Oscar tratta le donne, se sa affrontare una discussione e un rifiuto senza usare la violenza fisica o psicologica.

Anche perché a me sembra proprio strano che uno che si descrive indifeso e terrorizzato da rumori che provengono dal bagno, possa essere così freddo e determinato da prendere la pistola e sparare, dentro casa sua, al buio, nel cuore della notte… ma chiamare la polizia gli sembrava così brutto?